venerdì 25 aprile 2008

A Sassari l'alternativa eleganza dei Baustelle


Sabato il Teatro Verdi a Sassari, per la rassegna Abbabula, ospiterà i Baustelle, uno dei migliori gruppi nel panorama musicale italiano. Dopo il concerto party al Tumbao con dj set

SASSARI - Mancano, oramai, poche ore per l'atteso concerto dei Baustelle, che si terrà al Teatro Verdi di Sassari sabato 26 Aprile alle 21. L'importante appuntamento (tra l'altro si tratta della prima e unica data della band toscana in Sardegna) è organizzato dalla cooperativa Le Ragazze Terribili ed è il primo appuntamento della rassegna Abbabula, giunta ormai alla sua decima edizione.

Le prevendite si possono trovare da Ticketok in via Tempio 65 a Sassari e il biglietto ha lo stesso costo sia in prevendita che al botteghino (15 euro). I Baustelle, formazione attiva già da otto anni e con all'attivo ben quattro dischi, è attualmente in tour per portare in tutta Italia l'ultimo lavoro, "Amen". Questo album, che rispetto al passato ha ricevuto non solo i favori della critica, ma anche del pubblico, ripercorre i sentieri già battuti dai precedenti episodi "Sussidiario illustrato della giovinezza", "La moda del lento" e "La malavita". Lavori segnati da raffinati arrangiamenti, che se da un lato strizzano l'occhio a un certo rock alternativo britannico dall'altro modernizzano Gainsbourg e altri.

Ma la musica dei Baustelle è difficilmente inquadrabile con etichette preconfezionate, legata com'è a un immaginario del tutto unico e particolare.
La notte di sabato a Sassari offre anche un'altra opportunità. Alle 23 il Circolo Arci Tumbao ospiterà il dj set di Supermarket. Mark e Astrid i due dj romani che si celano dietro questa sigla saranno affiancati per l'occasione dal dj sassarese M@nsun. Le serate di Supermarket night, ormai famose nella Roma alternativa, sono caratterizzate da un'esplosiva miscela di indie rock, electro, brit pop, in cui hanno la prevalenza le novità musicali ma ogni tanto compaiono vecchi classici, prendendo spunto
dai dj europei ora di moda come Justice e SebastiAn per esempio.

venerdì 18 aprile 2008

I BAUSTELLE AL 1° MAGGIO


Subsonica, Elio e le Storie Tese, Caparezza, Afterhous Irene Grandi, Baustelle, Marlene Kuntz, Tricarico e una All Star Jazz guidata da Stefano Di Battista sono alcuni dei nomi che compongono il cast del concerto del Primo Maggio, tradizionalmente in programma in Piazza San Giovanni a Roma. La conduzione è affidata a Claudio Santamaria. Tra gli ospiti stranieri Jorge Ben. I temi artistici dell’evento saranno un’omaggio ai 70 anni di Adriano Celentano e alle canzoni del ’68. Il concerto sarà trasmesso in diretta da Raitre e da Radiodue.

lunedì 14 aprile 2008


Charlie don't surf
Opera di Maurizo Cattelan del 2007.
A quest'opera di Maurizio Cattelan del 2007 si sono ispirati i Baustelle per la loro Charlie Fa Surf. Rappresentando il teen ager "piantato" al banco di scuola Cattelan ha voluto rappresentare il vuoto esistenzialista dell'adolescenza, il disagio del sentirsi sempre fuori posto e la "quasi" diretta via al mondo delle droghe leggere. Un'opera che fa riflettere, alla quale i baustelle si sono ispirati per il loro nuovo singolo, tema affrontato la solitudine di un'esistenza anomala.
Michela

domenica 13 aprile 2008


Baustelle, gruppo soft-pop milanese ha dedicato una fresca canzone del 2006 a Milano. La città dell'Happy Hour e della Madonnina sul Duomo si fa cantare con leggerezza in Mamma che ne dici di un romantico a Milano. E per chi già conosce questa grande città che offre così tanto la canzone è un modo per rientarre nell'atmosfera di Navigli, via Brera e Porta Ticinese; tra le mille pecualirità della nsitra Milano si aggira un romantico cantautore. Ecco il testo della canzone.


Lyrics:


Mamma che ne dici di un romantico a Milano?

Fra i Manzoni preferisco quello vero: Piero.

Leggi c'è un maniaco sul 'Corriere della Sera'

la sua mano per la zingara di Brera è nera.

Fuggi cosa fuggi non c'è modo di scappare

ho la febbre ma ti porto fuori a bere

non è niente stai tranquilla è solo il cuore

Porta Ticinese piove ma c'è il sole quando

il dandy muore fuore nasce un fiore

le ragazze fan la file per vedere la sua tomba

con su scritte le parole"io vi amo vi amo ma vi odio

però vi amo tutti è bello è brutto io non lo so

io vi amo vi amo ma vi odio però vi amo tutti

è bello è brutto è solo questo.

"Scusi che ne pensa di un romantico alla Scala?

Quando canta le canzoni della Mala

scola quasi centomila Montenegro e Bloody Mary

mocassini gialli e sentimenti chiaro-scuri.

Cara scriverà sulle tovaglie dei Navigli

quanta gioia, quanti giorni, quanti sbagli

quanto freddo nei polmoniche dolore non è niente non è niente

lascia stare se la Madonnina muore nasce un fiore

lui non vuole che la sua ragazza legga quelle frasi incise

quelle frasi amare la sua tomba con su scritte le parole

"io vi amo vi amo ma vi odio però vi amo tutti è bello è brutto

io non lo soio vi amo vi amo ma vi odio però vi amo tutti

è bello è brutto è un giglio marcioio vi amovi amo

ma vi sputo però vi amo tutti è bello è brutto è solo questo

"L'erba ti fa male se la fumi senza stile!

sabato 12 aprile 2008

Nuovo singolo per i Baustelle

Dopo il successo di “Charlie fa surf”, brano controverso che aveva anticipato l’uscita dell’album, dal 4 aprile è in radio “Colombo”, il nuovo singolo dei Baustelle, secondo estratto da “Amen”. Il quarto album della band toscana, uscito il primo febbraio per Warner Music ed entrato direttamente al quarto posto nelle classifiche di vendita, ha conquistato un indiscusso successo di pubblico e critica.
Il nuovo singolo “Colombo”, brano che apre il disco, è ispirato al famoso tenente Colombo dell’omonima serie televisiva americana.
“La logica spietata del profitto o chissà cosa/ Ci fa figli dell’Impero Culturale Occidentale/ Meno male che qualcuno o che qualcosa ci punisce/ Arriva un investigatore/ Ci deduce l’anima/ La nostra cognizione del dolore/ Illumina”.
Questo il pensiero di Francesco Bianconi relativo al nuovo brano:
“Gli assassini della serie che chiamano a gran voce l’arrivo dell’investigatore-giudice che li punisca e metta fine alla loro condizione di esseri umani occidentali schiavi del potere e della violenza. Una metafora”.

giovedì 3 aprile 2008

Cristianità come marketing di se stessi



La religione è una cosa molto seria. La spiritualità è un percorso difficile, accidentato e doloroso. In molte persone che ti vomitano addosso il proprio essere fedeli non scorgo nessun barlume di spiritualità. Probabilmente sbaglio ma io non riesco a concepire la spiritualità senza sofferenza, senza dolore, senza ricerca. Per me non può essere che un iter fatto di interrogativi, introspezione, di approfondimento, di studio, di critica e, soprattutto autocritica costante. Nel parlare con molte "persone devote" e "timorate" invece, ti accorgi che hanno una risposta preconfezionata per tutto. Non hanno bisogno di riflettere e di interrogarsi. Ma non c'è passione nel loro modo di essere religiosi, non c'è emotività, trasporto e, soprattutto, non c'è dubbio. A mio modestissimo parere non può esistere spiritualità se non esiste dubbio, perchè se non c'è dubbio non c'è ricerca e introspezione. Percepisco passione fredda e calcolo. Percepisco l'esigenza di dichiarare orgogliosamente la propria religiosità come volontà di associare la propria immagine ad un sistema di valori etici e morali superiori. Purtroppo in molti casi si tratta di un'operazione di marketing su sé stessi che punta a restituire un'immagine di sé che non rispecchia la propria vera natura ed il proprio stile di vita.

mercoledì 2 aprile 2008

Cristianità selettiva

Molti sono coloro che credono di essere gli ultimi baluardi di una tradizione millenaria ormai a rischio di estinzione. Molti coloro che ritengono di essere depositari di valori fatti di rigore, moralità ferrea, condotta esemplare, rispetto della dottrina religiosa. Troppi coloro che ostentano tali valori senza una minima cognizione di causa, sempre pronti a giudicare, puntare il dito. La religione è una cosa estremamente seria, ma molte di queste persone, per usare un eufemismo, non conoscono la propria religione. Purtroppo la verità è che troppi cristiani hanno deciso di adottare un approccio selettivo alla dottrina di cui si dicono portatori. Per approccio selettivo si intende la facoltà di decidere quali insegnamenti rispettare. Si intende la facoltà di selezionare i dettami meno sconvenienti e meno compromettenti per sposare solo e soltanto questi, ignorando consapevolmente quelli che invece avrebbero un impatto più deciso e radicale sul proprio stile di vita. Sto parlando di sessualità al di fuori del matrimonio, di contraccezione, di aborto. Ma anche di carità cristiana, di rispetto per il prossimo, di rispetto per le altre religioni, di preghiera, di conoscenza profonda e rispetto delle scritture.
Il punto è che o sei cristiano o non lo sei. O sei credente e praticante o non lo sei. O rispetti la dottrina cristiana nella sua interezza o, in caso contrario, non sei cristiano. Il Nuovo ed il Vecchio testamento sono molto chiari. Ci possono essere passaggi suscettibili di qualche interpretazione, ma i punti salienti della dottrina cristiana sono scritti nero su bianco. Che l’essere umano sia per sua natura portato all’errore è pienamente comprensibile, ma che una persona si dichiari e ritenga cristiana quando vive la propria esistenza nell’ignoranza cosciente degli insegnamenti più elementari della propria religione non è ammissibile. Quella persona non è cristiana.